Psicoeducazione e Psicoterapia

Un intervento psicosociale nell’approccio integrato del trattamento del Disturbo Bipolare che riveste un ruolo chiave, grazie alle forti prove di efficacia condivise da tutta la comunità scientifica, è la psicoeducazione. Infatti, le più recenti review delle line-guida internazionali per il trattamento del Disturbo Bipolare affermino che “a tutti i pazienti con Disturbo Bipolare dovrebbe essere offerta una psicoeducazione individuale o di gruppo” (Connolly & Thase, 2011; Podawiltz, 2012). Esistono diverse forme di psicoeducazione strutturata, che hanno raccolto prove di efficacia attraverso studi scientifici. Tra le psicoeducazioni più importanti si ricordano: il modello di F. Colom e E. Vieta, quello familiare di DJ., Miklowitz e la psicoeducazione basata sui ritmi interpersonali e sociali di E. Frank. Questi modelli psicoeducativi per il Disturbo Bipolare si differenziano per la durata, per il setting (individuale o gruppale) e per l’utenza a cui si rivolgono (paziente, familiare o entrambi). Tuttavia, seppur con specificità diverse, in termini di modalità di conduzione e argomenti trattati, tutte queste forme di psicoeducazione condividono i seguenti obiettivi: prevenire le ricadute, incrementare l’aderenza al trattamento, potenziare il funzionamento psicosociale del paziente e di conseguenza migliorarne la qualità della vita.

Psicoeducazione e Psicoterapia

La psicoterapia può costituire un altro elemento importante nel percorso di cura delle persone affette da Disturbo Bipolare, purché sempre all’interno di un approccio di trattamento integrato, che preveda alla base la terapia farmacologica. Esistono diversi approcci psicoterapici, tuttavia quelli che hanno raccolto le maggiori prove di evidenza scientifica nel trattamento del Disturbo Bipolare sono le terapie ad orientamento cognitivo-comportamentale (Swartz & Swanson, 2014). Un aspetto importante nella scelta del terapeuta a cui affidarsi è costituito dall’esperienza di quest’ultimo nel trattare in psicoterapia persone con Disturbo Bipolare. Un aspetto fondamentale da considerare nella decisione di intraprendere una psicoterapia è rappresentato dallo stato dell’umore del paziente: è necessario infatti che egli si trovi in una condizione di eutimia, ovvero di umore stabile e di assenza di sintomi franchi di malattia, in quanto questi ultimi potrebbero alterare le risorse cognitive ed emotive con cui la persona può intraprendere questo percorso, compromettendo la buona riuscita della terapia, e sovraccaricando altresì di stimoli il paziente in un momento non idoneo. Si ricorda infatti che in fase acuta, sia essa depressiva, maniacale o mista, il paziente deve, in primis, essere stabilizzato attraverso una terapia farmacologica.